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mercoledì 6 maggio 2015

Discarica di Giani. Il Pd controbatte al Sindaco

LAGO - Il Partito Democratico di Lago controreplica, a distanza di diversi giorni, al sindaco Cupelli sulla questione della discarica di Giani. A febbraio scorso la regione Calabria, con un atto ingiuntivo (leggi post qui), a seguito della revoca delle convenzioni, aveva richiesto la restituzione della somma di 160 mila euro utilizzate dal comune per la progettazione. Ma a tale richiesta, l'Amministrazione aveva proposto ricorso. 
Sull'argomento, di grande interesse per tutti i cittadini del circondario, che agli inizi dello scorso anno si erano opposti alla realizzazione della discarica per rifiuti speciali non pericolosi, non è mancata la presa di posizione del Pd locale (vedi post qui), che aveva sortito la replica del primo cittadino di Lago (vedi post qui).
In un documento appena diffuso, il Pd non se la tiene e dal proprio punto di vista controbatte "alle mezze verità, omissioni e autentiche distorsioni della realtà" contenute nel comunicato del sindaco, ribadendo la preoccupazione che la somma ingente da restituire, se il ricorso del comune non venisse accolto, "finirebbe per pesare sulle tasche dell'intera cittadinanza", insieme alle spese legali già sostenute "a causa della colpevole leggerezza della nostra amministrazione".
Inoltre, si chiede conto al comune sulla scelta del sito per una discarica nel territorio comunale, presa "senza informare e coinvolgere preventivamente la cittadinanza stessa, firmando una prima convenzione nel 2009 e una seconda nel 2013".
Una scelta quella adottata a suo tempo dall'amministrazione Cupelli, "che ha pensato, in spregio alla salute di un intero comprensorio - evidenzia il circolo del Pd di Lago -, di collocare una vera e propria “bomba ecologica” in un'area (la Valle Oiva, ndc) peraltro già al centro di notissime vicende di interramenti di rifiuti pericolosi e discariche abusive".

lunedì 20 aprile 2015

Discarica di Giani. Il Sindaco rassicura "non pagheremo nemmeno un euro".

da PerLago.it
In questi giorni i rappresentanti del circolo del PD di Lago hanno fatto circolare un volantino, oltre ad articoli sulla stampa, nei quali si evidenziano, a mio avviso in modo pretestuoso, il presunto obbligo di restituzione di somme alla Regione Calabria per la mancata realizzazione della discarica di località Ciani, i relativi debiti contratti con il legale dell’Ente, nonché lo stato di dissesto del Comune.
Andiamo per ordine. Premesso, che le varie segnalazioni inviate dalla Regione non sono state materialmente acquisite dal Comune, poiché trasmesse attraverso posta elettronica-PEC- su indirizzi di non sufficiente ufficialità e, peraltro, mai utilizzati dall’Ente. Tutto questo appare ingiustificato ed inspiegabile, a meno che non lo si inquadri in una malcelata volontà della Regione Calabria di penalizzare l’Ente per non avere realizzato la Discarica. I funzionari regionali, infatti, avrebbero potuto e dovuto, secondo criteri di diligenza, prudenza e collaborazione, fare ricorso all’indirizzo ufficiale del Comune riportato sul sito dell’IPA che avrebbe assicurato la certa notifica. Ma così non è stato e tutto ciò lascia spazio a molti dubbi sulle reali intenzioni dell’interlocutore regionale. In ogni caso il Comune di Lago non pagherà un euro di quanto richiesto, perchè non vi è scritto in alcun articolo, in alcun comma che la mancata realizzazione della discarica ( vedi convenzione DARD 10-Repertorio n.2233 del 27/aprile 2009) avrebbe comportato la revoca del finanziamento ottenuto per le attività di progettazione in essa disciplinate, vieppiù quando le somme spese sono state certificate e rendicontate; Il Comune di Lago, giusto per doveroso chiarimento, non è mai stato in dissesto benchè si fosse partiti, diversi anni fa(Anno 2004), in condizioni di oggettiva difficoltà. Il bilancio di un Ente è costituito da una complessità di numeri di difficile interpretazione cosa che gli autori dei volantini hanno dimostrato, ancora una volta, di non saper comprendere. Cerco di spiegare loro quando un Ente è in dissesto: si ha dissesto quando l’esposizione debitoria è talmente superiore alle disponibilità di cassa da rendere l’Ente insolvente verso i fornitori ed i dipendenti. Stranamente il Comune di Lago è uno dei pochi comuni che registra una tempistica nei pagamenti ai fornitori al disotto dei 50 gg. (vedi realtive certificazione ministeriali) e non ha mai ritardato nel pagamento delle stipendialità e dei mutui, a differenza di quanto accadeva in passato quando, infatti i dipendenti si vedevano ritardate le stipendialità a volte per mesi, i creditori bussavano alla porta, i fornitori non concedevano nemmeno un chiodo al Comune di Lago ed i lavoratori stagionali venivano pagati dopo un anno quando andava bene. La mia amministrazione nel 2008 ha tagliato 531.000 Euro di residui attivi, ritenuti non più esigibili, azzerando totalmente il relativo disavanzo nel 2014, senza ricorrere alla vendita di alcun bene dell’Ente. Questo volantinaggio infanga non la maggioranza ma l’intera comunità di Lago divulgando attraverso la stampa notizie false e pretestuose, indice di ignoranza tecnica e falsità politica. Probabilmente, nel divulgare questi dati si saranno confusi con qualche Comune del comprensorio. La politica con la “P” maiuscola è fatta di confronto e di proposte e non di denigrazione dell’avversario. Più volte, ho ed abbiamo chiesto un confronto aperto, ma si sono sempre rifiutati. Assicuriamo, infine, la nostra disponibilità ad un incontro, senza spirito di polemica, ma con la volontà di fare la nostra parte affinchè tutti i concittadini ed in particolare I giovani alla partecipazione attiva e responsabile della vita pubblica locale in base ad un percorso, peraltro, già utilmente avviato.
Arch. Vittorio Cupelli - Sindaco di Lago

mercoledì 15 aprile 2015

Discarica di Giani. Presa di posizione del Pd locale sull'atto ingiuntivo della Regione

LAGO – Dura presa di posizione del Pd locale sulla questione dell'atto ingiuntivo che la regione Calabria ha inviato al Comune per il recupero di 160 mila euro serviti per la progettazione della discarica di Giani.
L’Amministrazione Cupelli, a gennaio 2014 – a seguito delle proteste di cittadini, comitati, associazioni ambientaliste e dei comuni limitrofi, oltre allo stesso Pd di Lago – chiese alla regione Calabria una proroga di sei mesi per la realizzazione della discarica per rifiuti speciali non pericolosi, e nell'estate successiva, la rimodulazione del progetto in impianto di compostaggio e centro di smistamento per la raccolta differenziata.
«Nei fatti – ricorda il circolo Pd -, il Dipartimento della Regione Calabria nel luglio 2014 (Amministrazione centro-destra) non autorizzava alcuna variante, ma diffidava il Comune di Lago a procedere secondo quanto sancito dalla convenzione a suo tempo stipulata, pena la revoca del finanziamento e la restituzione della somma di € 160.000,00 anticipata per la progettazione».
«Alla luce di ciò, il PD di Lago – è scritto nel manifesto diffuso nei giorni scorsi - si chiede come mai si sia potuti arrivare all'attuale situazione e perché l'Amministrazione non abbia dato risposte alle comunicazioni pervenute nei mesi precedenti l'atto ingiuntivo, presentando a tempo debito le relative controdeduzioni. Perché, inoltre, è stata ignorata la comunicazione di revoca del finanziamento arrivata nel dicembre 2014 senza preoccuparsi minimamente di quello che da lì a poco si sarebbe puntualmente verificato?».
Il circolo dei Democratici evidenzia, inoltre, «un'inadempienza gravissima ed irreparabile che espone a gravi rischi finanziari l'Ente comunale (già in dissesto) e l'intera cittadinanza, compromettendo ulteriormente la già precaria erogazione dei servizi. Motivo che ha spinto la stessa Amministrazione Comunale di Lago ad appellarsi in via eccezionale, al Presidente della Repubblica».
Rassegna stampa
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venerdì 10 aprile 2015

Discarica di Giani. Il comune di Lago dovrà restituire alla regione Calabria una cospicua somma

LAGO – Il Comune dovrà, secondo un decreto ingiuntivo del Dipartimento regionale n° 10 (Ambiente e Territorio), restituire 160 mila euro alla regione Calabria. La somma era stata anticipata all'ente locale per spese inerenti la progettazione della discarica di Giani, finanziata da un APQ per circa 4 milioni e 400 mila euro. Poi, come si ricorderà, agli inizi dello scorso anno, le proteste popolari, e il pronunciamento contro la nuova discarica dei consigli comunali dei paesi del circondario, suggerirono all'Amministrazione guidata da Vittorio Cupelli di proporre dapprima (gennaio 2014) una proroga di sei mesi sui tempi di attuazione dei lavori, e poi nel corso dell'estate, la rimodulazione del progetto (da discarica per rifiuti speciali non pericolosi, a impianto di compostaggio e centro a supporto del servizio di raccolta differenziata). Una richiesta, quella del comune di Lago, che venne motivata dalla preoccupazione che la discarica di Giani potesse essere utilizzata per lo smaltimento anche del “tal quale”; e soprattutto in considerazione del forte dissenso espresso da associazioni ambientaliste e dalla cittadinanza del Comprensorio. La Regione però non solo non accolse l'istanza, ma anzi - così si evince dalla narrativa del decreto regionale - diffidò il comune «a voler procedere secondo quanto sancito con la richiamata convenzione», pena la revoca della stessa ed il contestuale recupero delle somme già erogate.
L'atto ingiuntivo regionale, che ora segue alle revoche delle convenzioni riguardanti la discarica, e che prevede eventualmente anche la riscossione coattiva, come si potrà intuire, non è stato accolto di buon grado dal comune di Lago. L'Ente non è affatto intenzionato a restituire la somma e ha deciso di opporsi presso il Tribunale di Catanzaro, competente per dirimere la controversia. Il comune, inoltre, ha appena stabilito di proporre ricorso straordinario, tramite il suo legale di fiducia, Carlo Guarnieri, anche al Presidente della Repubblica. Le motivazioni più urgenti sono spiegate nella delibera di Giunta Municipale del 27 marzo u.s. in cui si chiede la sospensione del provvedimento «ritenendo sussistere – è scritto nel documento – il pericolo attuale di un danno grave e irreparabile qualora, nelle more del giudizio di opposizione, l'Ente fosse costretto a pagare una somma così cospicua che comprometterebbe sicuramente la funzionalità dei servizi erogati alla collettività».
Vedremo come andrà il corso della giustizia. Certamente, se i giudici dovessero esprimersi per la restituzione delle risorse utilizzate per la liquidazione dei progettisti, le già sofferenti casse del municipio, specialmente in questi periodi di crisi, ne risentirebbero in maniera significativa.

mercoledì 18 marzo 2015

Ambiente&Salute. Lettera aperta di Articolo 32 Calabria al Presidente della Giunta regionale della Calabria

 

L E T T E R A A P E R T A



AL SIGNOR PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE – CALABRIA
VIA SENSALES/PALAZZO ALEMANNI 88100 CATANZARO


AL SIG. PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA


AL SIG. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
P.ZZA COLONNA N° 370 00187 ROMA
RACC. A/R N° 149968091312


AL SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
P.ZZA COLONNA N° 370 00187 ROMA
RACC. A/R N° 149968091323


AL SIG. MINISTRO DELLA SALUTE
LUNGOTEVERE RIPA N° 1 00153 ROMA
RACC. A/R N° 149968091334



OGGETTO: ART. 32 COSTITUZIONE E DIRITTO ALLA SALUTE IN CALABRIA.

Ill.mo Sig. Presidente della Giunta Regionale della Calabria,

in data 24 gennaio 2015, l’Associazione ONLUS, denominata “Articolo32Calabria”, provvedeva ad inoltrare alla S.V. una formale richiesta, finalizzata all’apertura di un dibattito avente ad oggetto il problema sanitario in Calabria. Scopo dell’incontro avrebbe dovuto essere l’individuazione dei rimedi da attuare, in modo immediato e a costo zero, per la tutela di quel bene primario, costituzionalmente garantito, quale appunto è la salute.
A distanza di due mesi circa, alcun riscontro è pervenuto agli interessati, che hanno così pensato di rivolgere alla stampa questa lettera aperta, attraverso cui fare presente la necessità di un confronto diretto con la S.V., a vantaggio della popolazione calabrese tutta.
L’intenzione di chi scrive è quella di richiamare l’attenzione degli organi istituzionali e della collettività intera su incresciosi fenomeni sempre più presenti in tutto il mondo e nel nostro territorio . In particolare, ci si riferisce:
~ al “caso Alpi – Hrovatin”, assassinati violentemente in Somalia durante le indagini su un presunto traffico di rifiuti tossici e scorie radioattive;
~ al “caso De Grazia”, ucciso a soli 38 anni, durante le indagini sulle c.d. “navi dei veleni”, adoperate per inabissare le sostanza tossiche nei mari della Calabria;
~ ai documenti, desecretati nell’anno 2014, che attestano l’occultamento nelle Serre calabresi di scorie tossiche e radioattive, tanto da rendere la nostra Regione, sin dai primi anni ’80, una sorta di “terra dei fuochi”;
~ alla costante emergenza dello smaltimento dei rifiuti, cui non ha mai fatto da contraltare un’adeguata cultura di raccolta differenziata.
Orbene, considerate le difficoltà di dare esecuzione ad un sistema di prevenzione primaria, volto ad una incisiva tutela ambientale, e nell’attesa che trovi attuazione il progetto “MIAPI”, teso alla individuazione delle aree potenzialmente inquinate, si avverte la necessità di un confronto con la S.V. affinché vengano adottate le indispensabili misure di prevenzione secondaria, idonee ad emarginare il fenomeno, sempre più frequente, delle patologie tumorali.
In particolare, la richiesta rivoltaLe dall’Associazione “Articolo32Calabria” si snoda in sei quesiti:
  1. Conoscenza dello stato attuale di attuazione del progetto “MIAPI” e delle concrete misure adottate dalla Giunta Regionale in tema di emergenza ambientale, considerata la cooperazione con il Ministero della Salute, il Ministero dell’Ambiente, l’ARPACAL e l’Autorità Giudiziaria inquirente;
  2. Conoscenza delle misure che la S.V. intende adottare per garantire la rinascita della Fondazione Campanella;
  3. Conoscenza dello stato attuale di attuazione sul piano regionale della risoluzione n° 2003/878/CE del 02.12.2003 (in G.U. n° 327 del 16.12.2003), per mezzo della quale la Comunità Europea ha inteso rimettere agli Stati Membri la realizzazione di programmi di screening tumorali efficaci e solidamente fondati sul piano scientifico;
  4. Conoscenza dello stato di attuazione della raccomandazione, adottata in data 13 marzo 2014 dalle Commissioni Regionali Permanenti Consiliari, III° (Ambiente) e IV° (Sanità), in seduta congiunta, previa audizione delle Associazioni Regionali di categoria (anche “Articolo32Calabria” ha offerto in quella sede il suo modesto contributo [*Vedi a fondo pagina]), mediante cui è stata licenziata la proposta di risoluzione recante ad oggetto la: “Istituzione dei registri tumori provinciali e regionali per la popolazione e sugli interventi di bonifica nel territorio calabrese”;
  5. Conoscenza dello stato di attuazione del D.L. 18 ottobre 2012, n° 179, che, all’art. 12, prevede l’istituzione, senza ulteriori oneri per la finanza regionale, del Fascicolo Sanitario Elettronico e dei sistemi di sorveglianza nel settore sanitario;
  6. Conoscenza dello stato di attuazione della delibera di G.R. n° 289 del 25.03.2010, recante ad oggetto l’attuazione del “Progetto per la realizzazione del Registro Tumori della popolazione della Regione Calabria”, al cui interno è altresì prevista l’istituzione di tre sub-registri provinciali (RC - CZ/KR - CS/VV), nonché della delibera di D.G. dell’ASP 5 di RC n° 90 del 26.02.2013, avente, a sua volta, ad oggetto la: “Istituzione registro tumori dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria presso l’Osservatorio Epidemiologico”.
L’Associazione “Articolo32Calabria”, certa di una Sua puntuale risposta alle problematiche affrontate, inoltra la presente anche al Sig. Presidente della Repubblica, Prof. Sergio Mattarella, al Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri, On.le Matteo Renzi, al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, On.le Graziano Del Rio ed al Sig. Ministro della Salute, On.le Beatrice Lorenzin, affinché, ognuno per le rispettive competenze, possa tener conto delle tematiche sopra segnalate all’atto di insediamento del nuovo Commissario Regionale della Calabria sulla Sanità.
Il Presidente di Articolo32Calabria

Angelo ROSSINO
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Così come Art. 32 Calabria, come ricorderete, anche il Comitato Valle Oliva ed il Comitato De Grazia hanno partecipato con propri contributi di idee alle audizioni del Consiglio regionale nel dicembre 2013.
Vedi i link seguenti:

Salute&Ambiente. Un'altra agricoltura è possibile. La posizione dei medici dell'Isde sui pesticidi


ISDE Italia ha elaborato e rende pubblica la sua posizione sui rischi ambientali e sanitari generati dai pesticidi. Nel documento vengono presentate numerose e documentate informazioni che evidenziano le criticità delle pratiche agroindustriali dannose per la salute dell’uomo, degli animali e degli ecosistemi.
Attraverso tale iniziativa, ISDE Italia si propone di informare e sensibilizzare l’opinione pubblica e le autorità preposte alla tutela della salute collettiva, in piena coerenza con i contenuti della Direttiva 2009/128/CE.
Le prove di tossicità di un lungo elenco di pesticidi segnalano l’urgenza di rigorose misure di protezione e prevenzione, in attesa che tali sostanze vengano definitivamente vietate. Per i composti di sintesi i cui effetti sulla salute e sull’ambiente risultano ancora poco chiari o del tutto sconosciuti, sussistono i presupposti per una regolamentazione più severa e ispirata al Principio di precauzione. 
Mirando unicamente al profitto e al controllo completo della filiera agroalimentare, l’agroindustria ha dato il suo enorme contributo all’impressionante riduzione della biodiversità, alla privatizzazione delle risorse e alla speculazione sulle commodities, minando al tempo stesso la sicurezza e la salubrità alimentare in molte parti del pianeta, Italia inclusa.
La sostenibilità dell’intero sistema agroalimentare non è più derogabile.
Il settore agricolo deve tutelare il legittimo diritto di tutti i cittadini ad accedere a prodotti alimentari di qualità ed esenti da contaminanti. Lo sviluppo delle reti locali di economia ecologica e dei circuiti commerciali solidali costituisce il punto di partenza di un percorso virtuoso in direzione della completa eliminazione dei pesticidi dalla produzione di cibo.
Non solo le istituzioni locali, nazionali e internazionali, dunque, ma anche i singoli cittadini, con i loro comportamenti e i loro stili di consumo, sono chiamati a contribuire al radicale cambiamento del sistema agroalimentare ormai necessario. Ogni cittadino può adottare stili alimentari più sani, responsabili e sostenibili. 
ISDE Italia promuove politiche, conoscenze e tecnologie diverse da quelle propagandate dall’agroindustria. Le comunità rurali, con i portatori di interessi e con le organizzazioni presenti sul territorio, hanno il diritto/dovere di sollecitare le istituzioni a predisporre adeguati programmi di prevenzione sanitaria e di riduzione della contaminazione chimica del suolo, dell’acqua, dell’aria e degli alimenti, in un quadro di interventi urgenti a favore del territorio, della biodiversità e della salute pubblica. 
L’Associazione dei Medici per l’Ambiente coglie l’occasione per auspicare che EXPO 2015 si trasformi in una grande opportunità di educazione, di sobrietà e di responsabilizzazione politica ed economica: una presa di coscienza collettiva delle criticità ambientali e sociali determinate dall’agricoltura ad alto input di chimica di sintesi e di energia fossile. 
Inoltre esprime forte preoccupazione per gli sviluppi dell’accordo internazionale TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership), che prefigura la volontà di smantellare definitivamente i pochissimi principi di giustizia e di normativa ambientale che ancora oggi, con grande fatica, è possibile far rispettare.
L’Europa non può e non deve siglare accordi internazionali destinati a compromettere ulteriormente la qualità della vita e la serenità dei cittadini europei. Trasparenza, partecipazione e sostenibilità si candidano a diventare i requisiti minimi di qualsiasi partnership economica e/o finanziaria concordata nell’odierno contesto geopolitico globale.
(Fonte Patrizia Gentilini)
A questo link è disponibile il Position Paper dell'ISDE sui pesticidi: https://docs.google.com/…/d/0B0HUqpeWxGXtVHBxR25icjBFN…/edit

giovedì 12 marzo 2015

Lago. A #Giani un centro di raccolta per rifiuti differenziati

LAGO – Il sito di Giani, in comune di Lago - che lo scorso anno era stato individuato per la costruzione di una discarica per rifiuti speciali non pericolosi - diverrà ora, secondo quanto deciso dall'amministrazione comunale, un centro di raccolta per rifiuti differenziati.
Il progetto prevede, come ci ha spiegato il consigliere Angelo De Simone, la recinzione e l'asfalto di un'area di Cozzo Giani, e la realizzazione di una vasca a tenuta stagna. Il centro di raccolta, i cui lavori dovrebbero terminare entro fine aprile e che saranno eseguiti in economia, per un importo di 33 mila euro gravanti sul bilancio comunale, accoglierà tutte le tipologie di rifiuti differenziati e sarà funzionale al servizio di raccolta “porta a porta” che l'ente locale intende avviare a partire dal prossimo mese di maggio, «con l'obiettivo – è scritto nella deliberazione 14/2015 – di garantire una maggiore tutela ambientale e di riduzione dei costi di smaltimento».
Intanto, il comune sta pianificando, ci ha anticipato il vice sindaco Fiorenzo Scanga, un piano di sensibilizzazione per imparare a differenziare correttamente attraverso incontri presso le scuole, nelle frazioni, e con le associazioni.
Come si ricorderà, la paventata realizzazione di una discarica a Giani (finanziamento di 5 milioni e mezzo di euro), lo scorso inverno aveva tenuto in apprensione le popolazioni locali che si erano fermamente opposte al progetto, insieme ai consigli comunali di Amantea, Aiello, Serra, Cleto, e San Pietro, poiché il territorio della vallata dell'Olivo, dove insiste Giani, più che di altre discariche aveva ed ha tuttora bisogno di bonifiche.
Questo pomeriggio (giovedì 12, ore 18.30), nella frazione Terrati, è previsto un incontro per fare una sorta di bilancio dei primi 10 mesi di amministrazione, al quale parteciperà il consigliere De Simone. Sarà la giusta occasione per chiedere tutti i dettagli del progetto.
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